Contenuti Culturali e Brokering Digitale

Oggetti culturali digitali versatili e riusabili

La digitalizzazione del patrimonio culturale rappresenta un elemento strategico della promozione turistica che incoraggia la condivisione e il riuso dei dati, al fine di supportare la realizzazione di servizi turistici innovativi che valorizzino i beni culturali di un territorio.

I contenuti relativi al patrimonio culturale disponibili in formato digitale devono essere corredati di informazioni versatili e di qualità per poter essere riutilizzati efficacemente per la creazione di itinerari turistici e culturali.

A tal scopo, nella vision del progetto ENCORE, la riusabilità combinatoria e la possibilità di sfruttamento dei contenuti culturali è volta a stimolare la creazione di oggetti digitali capillari, mentre la disponibilità di una grande varietà di oggetti contenutistici è diretta a favorire la produzione, da parte di editori digitali, di guide turistiche dinamiche su temi e luoghi diversi di ciascuna città. 

Al fine di rendere i contenuti digitali facilmente manipolabili, trasformabili, aggregabili e, quindi, riusabili, ENCORE prevede lo sviluppo di un “modello a oggetti”, basato sullo standard OAI-ORE (Open Archive Initiative – Object Reuse and Exchange) per l’interscambio di contenuti testuali e multimediali specifici del dominio turistico-culturale.

Gli oggetti contenutistici descrivono una risorsa del patrimonio culturale (un POI elementare), utilizzando modalità descrittive accattivanti combinate con il materiale iconografico estratto da fonti letterarie e storiche, seguendo un approccio atomico e granulare, che ben si adatta alla definizione di un continuum narrativo ed emozionale.

POId

Il progetto ENCORE prevede la definizione di Point of (cultural) Interest digital Identifier (POId), ossia etichette che identificano in modo strutturato gli oggetti culturali digitali.

ENCORE utilizza per l’identificazione dei contenuti turistico-culturali il sistema DOI (Digital Object Identifier), ampiamente utilizzato nel campo scientifico. L’etichetta permanente associata a ciascun oggetto culturale è in grado di identificare ogni contenuto granulare e i relativi metadati che descrivono sia le maggiori caratteristiche operative (luogo di riferimento, coordinate topografiche del GPS, tema o temi associati, eventi), sia quelle di tipo esperienziale (tagging psicologico, emozionale).

Il sistema, scalabile e applicabile ad ogni città d’arte e di storia, consente di identificare i POI adottando l’approccio di mirror heritage, ossia recuperando i racconti letterari e le memorie dei viaggiatori del passato per indurre ad un’interazione più coinvolgente dal punto di vista emozionale e a una partecipazione più avventurosa nella scoperta di luoghi e patrimoni artistici.

La definizione di POId facilita il raggiungimento della principale finalità del progetto ENCORE, vale a dire, la realizzazione di una nuova dimensione del turismo della memoria. Di fatti, la profonda storicità delle città d’arte italiane per divenire fruibile e fare del territorio un luogo di scoperta della bellezza e dell’anima, ha necessariamente bisogno di essere veicolata da contenuti chiari e univocamente rintracciabili e catalogabili.

Registry

Al fine di sfruttare i vantaggi del sistema DOI, il progetto ENCORE prevede la realizzazione di un sistema di Authority Registration POIr internazionale per l’assegnazione e la gestione dei POId relativi ai contenuti turistici/culturali.

Il POIr (Point of InterestRegistry) rappresenta un facilitatore nello sviluppo di un vero business nell’ambito della produzione, riuso e sfruttamento commerciale di singoli contenuti digitali (atomi di contenuto) di qualità per il turismo culturale.

L’introduzione di uno specifico Registry internazionale per la registrazione, la protezione e il digital brokering degli oggetti culturali digitali cerca di porre rimedio non solo alla diffusa mancanza di contenuti culturali di qualità, avvincenti e in grado di coinvolgere emotivamente il turista/utente, ma anche alla mancanza di contenuti che non siano didascalici, banali e ripetitivi.

Ciò consente la creazione di materiale culturale in grado di soddisfare le reali aspettative emozionali/esperienziali del nuovo turista culturale, coinvolgendo competenze non solo attinenti al campo dei beni culturali, ma anche all’area delle scienze sociali e psicologiche e dell’Information and Communication Technology.

POID e Brokering digitale

La rivoluzione presentata nel progetto ENCORE riguardo alla creazione e all’identificazione degli oggetti digitali culturali risponde all’esigenza di migliorare la dinamicità dei contenuti a tema turistico. Questa evoluzione spianerà la strada ad una nuova era in termini di sfruttamento commerciale degli oggetti culturali, che implicherà nuove prospettive di mercato in settori diversi.

Il brokering digitale degli oggetti turistici/culturali comprende, infatti, la produzione, elaborazione, gestione e intermediazione dei contenuti in ambiente digitale rivolti ad aziende o a privati. Gli oggetti registrati mediante l’identificatore, o POId, sono garantiti nella loro authorship, univocità e integrità, e possono essere liberamente scambiati o acquistati per dar vita a varie tipologie di pubblicazioni digitali. In particolare, le risorse contenutistiche potranno essere acquisite attraverso micro-transazioni (come avviene oggi per le citazioni bibliografiche) sia direttamente presso i singoli issuer, sia attraverso motori di on-line content syndication che potranno essere creati da nuovi soggetti economici specializzati nell’acquisizione e cessione di diritti su collezioni tematiche di contenuti digitali.

In tale prospettiva, il progetto ENCORE consente di modellare una nuova possibile “catena del valore”, identificando aree di business e categorie di operatori di interesse (editori, redattori di contenuti, broker di contenuti, compositori di guide turistiche dinamiche digitali, ecc.).